Creiamo la storia...

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  1. » Vengeance;;
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    Siamo un forum di scrittrici. E questo è il topic che dimostrerà la nostra bravura.
    Io comincerò a scrivere un pezzo di storia, e l'utente dopo di me dovrà continuarla.

    E pensando a questo, mi è venuta in mente questa sfida aperta a tutti, lo aprirò anche per gli altri fandom. Spero che partecipiate in molti. [Senza fare distinzioni di fandom]

    Poche e semplici regole:
    » La storia deve avere un senso logico, quindi rispettare anche la giusta inclinazione dei tempi.
    » I dialoghi vanno inseriti tra virgolette. "..."
    » La lunghezza può variare, ma non deve essere inferiore a cinque righe.
    » E' una storia che dovrà avere come protagonisti Draco/Hermione.
    » E' consentito anche di fare dell'ironia, ma non deve essere demenziale.
    » Non è consentito il linguaggio sms. L'italiano ancora non è una lingua morta, evitiamo di ucciderlo noi.
    » A ogni post che scriverete io aggiornerò questo, cosi da poter leggere la storia finale tutta completa.

    Buon divertimento.





    Hogwarts non era semplicemente una scuola di Magia, era il palcoscenico ideale per ogni sorta di rappresentazione. La tragedia, il dramma e la commedia brillante facevano da padrone in quella realtà magica. I sordidi segreti, le scommesse più audaci e i sogni più reconditi, accompagnavano la vita di ogni studente all'interno delle quattro mura. La guerra ormai finita stava lentamente sfumando nel ricordo del dolore per la perdita di amici, famigliari e congiunti. L'aria che si respirava tra i corridoi era intrisa di speranza e voglia di cambiamento. Tutti volevano voltare pagina, il capitolo che si era appena concluso non era che l'epilogo di un'era che la storia avrebbe ricordato come: «L'era delle Stelle Cadenti».
    Hermione Jane Granger, dal canto suo era immersa nel suo antro speciale: la sezione proibita - non poi così proibita - della biblioteca scolastica. Il suo obbiettivo per quell'ultimo anno era quello di riuscire ad apprendere più nozioni possibili, dato che non avrebbe più potuto sostare in quel luogo.
    "Pensavo che fosse proibito entrare qui dentro..." una voce sprezzante distolse i pensieri della ragazza dal Tomo che stava leggendo.
    "L'intelletto non è mai stata una tua grande dote Malfoy" celiò serafica in risposta.
    Il ragazzo continuò a parlare come se non avesse sentito.
    "...e pensavo anche che una Grifondoro So-Tutto-io quale sei tu, Granger, evitasse d'infrangere le regole"
    Lei non sollevò neppure lo sguardo dal tomo mentre ripondeva.
    "Questo, oltre che a confermare ciò che ho già detto, rende evidente un altro fatto: tu non mi conosci Malfoy. Ma non si tratta certo di una novirtà"
    Il ragazzo aprì la bocca per ribattere, ma la Grifondoro non gliene diede il tempo preseguendo a parlare senza particolari inflessioni nella voce.
    "Ora, se non ti spiace, vorrei riprendere la mia lettura esattamente dal punto in cui ero arrivata prima che la tua molesta presenza m'interompesse"
    Un ghigno si dipinse sul volto del giovane Serpeverde, donando ai nobili lineamenti un'aria impertinente.
    "Per caso sei di cattivo umore Mezzosangue?"
    Lei alzò finalmente gli occhi dal pesante volume, facendo scorgere al ragazzo un lampo di sfida scintillare nelle iridi dorate.
    "L'averti visto non può certo rendermi allegra, ed il trovarmi di fronte uno Schiopido durante la muta non potrebbe causarmi più disgusto. Tuttavia, Malfoy, non hai sicuramente il potere di condizionare il mio umore"
    Malfoy la osservava divertito. Da sempre uno dei suoi passatempi preferiti era tormentare la Granger in mille modi, per poi godersi le varie espressioni che dipingevano il suo volto.
    "Ah no? Io sono convinto del contrario."
    Le disse senza mai abbandonare il solito ghigno sarcastico, mentre si avvicinava lentamente a lei, che era tornata alla lettura.
    Malfoy si sporse per vedere cosa stava leggendo, sfiorandola involontariamente col proprio corpo, provocandole un brivido.
    "Credevo di non essere capace di condizionare il tuo umore, Mezzosangue."
    La giovane strega lo guardò irritata, quel ragazzo riusciva sempre ad innervosirla, per quanto cercasse di ignorarlo, alla fine non ci riusciva.
    Chiuse il libro con un tonfo sperando che il rumore lo facesse sobbalazare allontanandolo in tal modo da lei.Si sentiva a disagio,come sempre accadeva quando Malfoy invadeva il suo spazio personale.Le sembrava che non perdesse occasione per farlo,rendendo palese di essersi accorto della difficoltà in cui la metteva. Le tremavano le mani dalla voglia di urlargli di spostarsi,ma che fosse dannata se gli avrebbe dato quel vantaggio. A costo di ritrovarselo seduto in grembo non avrebbe dato quella soddisfazione al Furetto!Si limitò perciò a nascondere le mani sotto il tavolo,mentre spasmodicamente tentava di mantenere una facciata di contegno,simulando indifferenza.
    -Cos'è il gatto ti ha mangiato la lingua?- la irrise alzando un fine sopracciglio biondo nella solita espressione beffarda e appoggiandosi indolentemente col fianco al legno della scrivania.
    I loro corpi si trovarono così a pochi centimetri di distanza,la spalla della strega che quasi sfiorava il costoso tessuto dei pantaloni dello Slytherin che da sette anni ormai popolava le sue notti di incubi.
    Hermione si alzò di scatto non resistendo più e con tutto il sngue freddo che era riuscita a racimolare camminò con apparente sicurezza verso gli scaffali,riponendo con cura il libro nella sua sezione,cosciente di come ogni suo movimento venisse attentamente studiato.
    Meglio cambiare aria, nella sala non c'era più nessuno e non aveva minimamente intenzione di fare il gioco del mago,qualunque esso fosse. Ovunque c'erano Slytherin si poteva stare certi di trovare guai e di quelli belli grossi!
    Per uscire doveva passargli accanto e con un sospiro di disappunto si decise,preferendo rimanere in silenzio almeno fino a quando non avesse raggiunto la porta.
    Lui fu di tutt'altro avviso,pocihè non appena gli giunse alle narici il fresco odore di violette della Griffyndor le afferrò il polso rudemente,mentre lei gli sfilava davanti apparentemente dimentica della sua presenza.
    -Scappi, Mezzosangue?Hai paura adesso che non ci sono San Potter e lo Straccione a difenderti?-
    La stretta dolorosa e le parole pungenti la fecero voltare di scatto. Vide i suoi occhi dorati accendersi di furia ed orgoglio.Odiava quando lo ignorava,quando la vedeva stringere affettuosamente le spalle di Weasel o posare una mano sul braccio dello Sfregiato trattenendolo dal lanciarsi in una zuffa.
    Si aspettava il colpo,d'altronde ,l'aveva punzecchiata ben sapendo che avrebbe reagito. Ebbe modo così di afferrarle anche l'altro braccio.Ormai si trovavano uno di fronte all'altra,due duellanti che molte volte si erano scontrati a suon di fatture e pugni.
    -Oh no...una volta mi è bastata. Non concedo mai una seconda opportunità.La prima volta ti è andata bene perchè non credevo che una cosina piccola come te potesse avere l'ardire di colpirmi.-
    -Malfoy,se non mi liberi subito riceverai molto più di quello per cui sei venuto.Al confronto, lo schiaffo che ti diedi qualche anno fa ti sembrerà una carezza!-
    Era finalmente uscita dal suo mutismo per sputargli contro parole cariche di veleno e disprezzo,lo sguardo scintillante di rabbia. Gli arrivava appena alla spalla,ma sfoderava in qualsiasi occasione una grinta da far impallidire i un bandito.
    L'espressione del volto si indurì pensando all'umiliazione subita per colpa della Granger.Era ora di pareggiare, almeno in parte, i conti.
    Accentuò la stretta e con un piccolo strattone entrò in contatto con il corpo morbido della Griffyndor.Senza darle il tempo di reagire,le coprì la bocca con la propria bevendo il grido di protesta che le era nato in gola.Le sue labbra si muovevamo sensuali ed esperte cercando di trovare un varco incurante dei tentativi della ragazza di liberarsi.Appronfondì il bacio sentendola abbandonarsi finalmente a lui,aprendogli l'ingresso verso il recesso umido e dolce.
    Si ritrasse di scatto quando quella peste in miniatura lo morse a sangue.Allentò la presa,permettendole di liberarsi,seguendola con lo sguardo mentre precipitosamente raggiungeva la porta,il volto arrossato e il fiato corto e acceletato.
    Senza una parola la vide sparire dietro il battente e un piccolo sorriso di soddisfazione gli balenò in viso davanti a quella fuga precipitosa,subito sostituito da una breve smorfia di dolore quando il taglio sul labbro si fece sentire.
    I giochi erano appena all'inizio,ma la sfida si prospettava allettante.Chi l'avrebbe mai detto che la Mezzosangue possedesse un sapore così eccitante?
    Senza rendersene conto, Hermione si ritrovo´ nel bagno di Mirtilla Malcontenta, appoggio´le mani sul lavandino e si guardo´allo specchio.
    Le sue labbra erano gonfie, gli occhi erano velati, il cuore le batteva talmente forte che lo sentiva. Si lei lo sentiva. Nella bocca aveva ancora il dolce sapore del veleno.
    “No, no, no” urlo´, sbattendo tutte e due le mani contro lo specchio. Erano ben sette anni che subiva continui tormenti da parte di Draco, si era abituata ormai; quello pero´ a cui non era ancora abituata erano i brividi che Draco le faceva venire. Oh certo, lei aveva avuto le sue esperienze, se non altro anche quelle, per la brama di conoscenza, e ricordava quelle sensazioni, ma questa volta ora diverso. A lui bastava avvicinarsi, guardarla con quegl´occhi grigio mare dopo la tempesta e aprire quella bocca che sapeva sputare solo caldo veleno.
    Si appoggio´al muro di spalle e si lascio´scivolare a terra, piego´ le ginocchia e le strinse al petto, poggiandoci sopra la sua testolina orgogliosa. E in un istante ricordo´ l esatto momento in cui tutto era cambiato.

    Accadde tutto alla fine della guerra, erano a Diagon Alley. Gli studenti avevano ricevuto un permesso speciale per comprare gli ingredienti per la prossima lezione di pozioni. Era andata li´ con Luna Lovegood quel pomeriggio, e dopo aver terminato le compere, anche per Harry e Ron che avevano preferito allenarsi al Quiddich, si incamminarono verso la solita stramberga per dissetarsi.
    Faceva caldo quel giorno e, dopo aver bevuto tutto di un fiato la sua bevanda preferita, si tolse il maglioncino, rimanendo solo con la sua canotta a costine bianca su un paio di Jeans slavati e aderenti. Al collo portava la sua gira tempo. Si diresse cosi´ verso il bagno femminile per darsi una rinfrescata. Ma arrivata alla porta due paia di mani la bloccarono spingendola verso il bagno dei maschi. All´interno ci fu una colluttazione, non fece in tempo a prendere la sua bacchetta, si ritrovo´cosi a terra con un mangiamorte tra le cosce e uno in piedi davanti a se, con la sua giratempo in mano. In quel momento la porta del bagno si spalanco´, e Lui entro´. Veloce come una serpe scaglio´ un Petrificus Totalus sul mangiamorte in piedi, afferrando poi direttamente´il mangiamorte che la immobilizzava, scaraventandolo al muro. Due secondi dopo i mangiamorte si erano smaterializzati via portandosi via la sua giratempo.
    Si sollevo´sui gomiti e nell´istante seguente se lo ritrovo´accanto.
    “Granger stai bene?”
    Lo fisso´e spalanco´la bocca ma non riusci´ a dire una parola.
    E come un boa che avvolge la sua preda prima di ucciderla, Draco la serro´ tra le sue braccia sollevandola in piedi. Fu´in quel preciso momento che provo´per la prima volta quel brivido. Un brivido che attraverso´tutto il suo corpo, come il fuoco che segue il tracciato di benzina, lasciandole addosso la stessa sensazione di calore.
    Non riuscendo a sostenersi da sola, appoggio´ le mani sulle sue spalle.
    “Mezzosangue, stai bene?” e la scosse un pochino.
    Continuava a fissarlo, non poteva crederci, Lui il principe della violenza che l´aveva aiutata, e come se potesse leggerle il pensiero “L´unica violenza che non sopporto e quella sulle donne e i bambini”, disse, “ e finiscila di guardarmi a quel modo, potrei cambiare idea!”.
    Detto fatto. La schiaccio´al muro col suo corpo e mentre chinava la sua testa verso di lei, la porta fu´spalancata da un gruppo di nanetti del primo anno, come li chiamava lui.
    Lei ne approfitto´e si dette alla fuga.

    Edited by » Vengeance;; - 15/8/2009, 22:58
     
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  2. Kri_87
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    Il ragazzo continuò a parlare come se non avesse sentito.
    "...e pensavo anche che una Grifondoro So-Tutto-io quale sei tu, Granger, evitasse d'infrangere le regole"
    Lei non sollevò neppure lo sguardo dal tomo mentre ripondeva.
    "Questo, oltre che a confermare ciò che ho già detto, rende evidente un altro fatto: tu non mi conosci Malfoy. Ma non si tratta certo di una novirtà"
    Il ragazzo aprì la bocca per ribattere, ma la Grifondoro non gliene diede il tempo preseguendo a parlare senza particolari inflessioni nella voce.
    "Ora, se non ti spiace, vorrei riprendere la mia lettura esattamente dal punto in cui ero arrivata prima che la tua molesta presenza m'interompesse"
    Un ghigno si dipinse sul volto del giovane Serpeverde, donando ai nobili lineamenti un'aria impertinente.
    "Per caso sei di cattivo umore Mezzosangue?"
    Lei alzò finalmente gli occhi dal pesante volume, facendo scorgere al ragazzo un lampo di sfida scintillare nelle iridi dorate.
    "L'averti visto non può certo rendermi allegra, ed il trovarmi di fronte uno Schiopido durante la muta non potrebbe causarmi più disgusto. Tuttavia, Malfoy, non hai sicuramente il potere di condizionare il mio umore"
     
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  3. .Bleeding Sky
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    Malfoy la osservava divertito. Da sempre uno dei suoi passatempi preferiti era tormentare la Granger in mille modi, per poi godersi le varie espressioni che dipingevano il suo volto.
    "Ah no? Io sono convinto del contrario."
    Le disse senza mai abbandonare il solito ghigno sarcastico, mentre si avvicinava lentamente a lei, che era tornata alla lettura.
    Malfoy si sporse per vedere cosa stava leggendo, sfiorandola involontariamente col proprio corpo, provocandole un brivido.
    "Credevo di non essere capace di condizionare il tuo umore, Mezzosangue."
    La giovane strega lo guardò irritata, quel ragazzo riusciva sempre ad innervosirla, per quanto cercasse di ignorarlo, alla fine non ci riusciva.
     
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  4. Persephone1981
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    Chiuse il libro con un tonfo sperando che il rumore lo facesse sobbalazare allontanandolo in tal modo da lei.Si sentiva a disagio,come sempre accadeva quando Malfoy invadeva il suo spazio personale.Le sembrava che non perdesse occasione per farlo,rendendo palese di essersi accorto della difficoltà in cui la metteva. Le tremavano le mani dalla voglia di urlargli di spostarsi,ma che fosse dannata se gli avrebbe dato quel vantaggio. A costo di ritrovarselo seduto in grembo non avrebbe dato quella soddisfazione al Furetto!Si limitò perciò a nascondere le mani sotto il tavolo,mentre spasmodicamente tentava di mantenere una facciata di contegno,simulando indifferenza.
    -Cos'è il gatto ti ha mangiato la lingua?- la irrise alzando un fine sopracciglio biondo nella solita espressione beffarda e appoggiandosi indolentemente col fianco al legno della scrivania.
    I loro corpi si trovarono così a pochi centimetri di distanza,la spalla della strega che quasi sfiorava il costoso tessuto dei pantaloni dello Slytherin che da sette anni ormai popolava le sue notti di incubi.
    Hermione si alzò di scatto non resistendo più e con tutto il sngue freddo che era riuscita a racimolare camminò con apparente sicurezza verso gli scaffali,riponendo con cura il libro nella sua sezione,cosciente di come ogni suo movimento venisse attentamente studiato.
    Meglio cambiare aria, nella sala non c'era più nessuno e non aveva minimamente intenzione di fare il gioco del mago,qualunque esso fosse. Ovunque c'erano Slytherin si poteva stare certi di trovare guai e di quelli belli grossi!
    Per uscire doveva passargli accanto e con un sospiro di disappunto si decise,preferendo rimanere in silenzio almeno fino a quando non avesse raggiunto la porta.
    Lui fu di tutt'altro avviso,pocihè non appena gli giunse alle narici il fresco odore di violette della Griffyndor le afferrò il polso rudemente,mentre lei gli sfilava davanti apparentemente dimentica della sua presenza.
    -Scappi, Mezzosangue?Hai paura adesso che non ci sono San Potter e lo Straccione a difenderti?-
    La stretta dolorosa e le parole pungenti la fecero voltare di scatto. Vide i suoi occhi dorati accendersi di furia ed orgoglio.Odiava quando lo ignorava,quando la vedeva stringere affettuosamente le spalle di Weasel o posare una mano sul braccio dello Sfregiato trattenendolo dal lanciarsi in una zuffa.
    Si aspettava il colpo,d'altronde ,l'aveva punzecchiata ben sapendo che avrebbe reagito. Ebbe modo così di afferrarle anche l'altro braccio.Ormai si trovavano uno di fronte all'altra,due duellanti che molte volte si erano scontrati a suon di fatture e pugni.
    -Oh no...una volta mi è bastata. Non concedo mai una seconda opportunità.La prima volta ti è andata bene perchè non credevo che una cosina piccola come te potesse avere l'ardire di colpirmi.-
    -Malfoy,se non mi liberi subito riceverai molto più di quello per cui sei venuto.Al confronto, lo schiaffo che ti diedi qualche anno fa ti sembrerà una carezza!-
    Era finalmente uscita dal suo mutismo per sputargli contro parole cariche di veleno e disprezzo,lo sguardo scintillante di rabbia. Gli arrivava appena alla spalla,ma sfoderava in qualsiasi occasione una grinta da far impallidire i un bandito.
    L'espressione del volto si indurì pensando all'umiliazione subita per colpa della Granger.Era ora di pareggiare, almeno in parte, i conti.
    Accentuò la stretta e con un piccolo strattone entrò in contatto con il corpo morbido della Griffyndor.Senza darle il tempo di reagire,le coprì la bocca con la propria bevendo il grido di protesta che le era nato in gola.Le sue labbra si muovevamo sensuali ed esperte cercando di trovare un varco incurante dei tentativi della ragazza di liberarsi.Appronfondì il bacio sentendola abbandonarsi finalmente a lui,aprendogli l'ingresso verso il recesso umido e dolce.
    Si ritrasse di scatto quando quella peste in miniatura lo morse a sangue.Allentò la presa,permettendole di liberarsi,seguendola con lo sguardo mentre precipitosamente raggiungeva la porta,il volto arrossato e il fiato corto e acceletato.
    Senza una parola la vide sparire dietro il battente e un piccolo sorriso di soddisfazione gli balenò in viso davanti a quella fuga precipitosa,subito sostituito da una breve smorfia di dolore quando il taglio sul labbro si fece sentire.
    I giochi erano appena all'inizio,ma la sfida si prospettava allettante.Chi l'avrebbe mai detto che la Mezzosangue possedesse un sapore così eccitante?

     
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  5. Roselynn
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    ok ci ho provato anch io!

    Senza rendersene conto, Hermione si ritrovo´ nel bagno di Mirtilla Malcontenta, appoggio´le mani sul lavandino e si guardo´allo specchio.
    Le sue labbra erano gonfie, gli occhi erano velati, il cuore le batteva talmente forte che lo sentiva. Si lei lo sentiva. Nella bocca aveva ancora il dolce sapore del veleno.
    “No, no, no” urlo´, sbattendo tutte e due le mani contro lo specchio. Erano ben sette anni che subiva continui tormenti da parte di Draco, si era abituata ormai; quello pero´ a cui non era ancora abituata erano i brividi che Draco le faceva venire. Oh certo, lei aveva avuto le sue esperienze, se non altro anche quelle, per la brama di conoscenza, e ricordava quelle sensazioni, ma questa volta ora diverso. A lui bastava avvicinarsi, guardarla con quegl´occhi grigio mare dopo la tempesta e aprire quella bocca che sapeva sputare solo caldo veleno.
    Si appoggio´al muro di spalle e si lascio´scivolare a terra, piego´ le ginocchia e le strinse al petto, poggiandoci sopra la sua testolina orgogliosa. E in un istante ricordo´ l esatto momento in cui tutto era cambiato.

    Accadde tutto alla fine della guerra, erano a Diagon Alley. Gli studenti avevano ricevuto un permesso speciale per comprare gli ingredienti per la prossima lezione di pozioni. Era andata li´ con Luna Lovegood quel pomeriggio, e dopo aver terminato le compere, anche per Harry e Ron che avevano preferito allenarsi al Quiddich, si incamminarono verso la solita stramberga per dissetarsi.
    Faceva caldo quel giorno e, dopo aver bevuto tutto di un fiato la sua bevanda preferita, si tolse il maglioncino, rimanendo solo con la sua canotta a costine bianca su un paio di Jeans slavati e aderenti. Al collo portava la sua gira tempo. Si diresse cosi´ verso il bagno femminile per darsi una rinfrescata. Ma arrivata alla porta due paia di mani la bloccarono spingendola verso il bagno dei maschi. All´interno ci fu una colluttazione, non fece in tempo a prendere la sua bacchetta, si ritrovo´cosi a terra con un mangiamorte tra le cosce e uno in piedi davanti a se, con la sua giratempo in mano. In quel momento la porta del bagno si spalanco´, e Lui entro´. Veloce come una serpe scaglio´ un Petrificus Totalus sul mangiamorte in piedi, afferrando poi direttamente´il mangiamorte che la immobilizzava, scaraventandolo al muro. Due secondi dopo i mangiamorte si erano smaterializzati via portandosi via la sua giratempo.
    Si sollevo´sui gomiti e nell´istante seguente se lo ritrovo´accanto.
    “Granger stai bene?”
    Lo fisso´e spalanco´la bocca ma non riusci´ a dire una parola.
    E come un boa che avvolge la sua preda prima di ucciderla, Draco la serro´ tra le sue braccia sollevandola in piedi. Fu´in quel preciso momento che provo´per la prima volta quel brivido. Un brivido che attraverso´tutto il suo corpo, come il fuoco che segue il tracciato di benzina, lasciandole addosso la stessa sensazione di calore.
    Non riuscendo a sostenersi da sola, appoggio´ le mani sulle sue spalle.
    “Mezzosangue, stai bene?” e la scosse un pochino.
    Continuava a fissarlo, non poteva crederci, Lui il principe della violenza che l´aveva aiutata, e come se potesse leggerle il pensiero “L´unica violenza che non sopporto e quella sulle donne e i bambini”, disse, “ e finiscila di guardarmi a quel modo, potrei cambiare idea!”.
    Detto fatto. La schiaccio´al muro col suo corpo e mentre chinava la sua testa verso di lei, la porta fu´spalancata da un gruppo di nanetti del primo anno, come li chiamava lui.
    Lei ne approfitto´e si dette alla fuga.


     
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4 replies since 7/6/2009, 18:57   457 views
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