Pronti a sfidare Harry Potter

Sono i brianzoli del Quidditch

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    Sono brianzoli con la passione per Harry Potter, ma guai a chiamarli «nerd». Al massimo «babbani», con tanta forza fisica. Quella infatti che ci vuole per giocare a Quidditch, il famoso gioco di squadra inventato dalla scrittrice Joanne Kathleen Rowilng.
    Il gioco negli anni ha preso forma all'interno dei suoi romanzi, ma da una decina di giorni è diventato realtà anche in Italia.

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    All'inizio di giugno si è disputato il primo campionato nazionale di Quidditch che ha visto contrapporsi tre squadre, provenienti da Roma, Torino e Milano. Nella selezione milanese, che ha sbaragliato gli avversari vincendo entrambe le gare in programma, erano ben cinque i brianzoli.

    Erano insomma la vera anima della squadra, basti pensare che in campo scendono solamente sette componenti. Ecco i loro nomi: Gianluca Tenzone, brugherese classe 1989, Matteo Beverari, agratese classe 1989, Fabio Villa e Silvia Arimini, giovani monzesi, ed Elena Landi anch'essa del capoluogo brianteo, classe 1988.

    Ma i protagonisti nostrani in cosa si sono cimentati di preciso? A spiegarlo è Gianluca Tenzone: «Abbiamo ricreato il gioco cui gioca Harry Potter nei suoi libri, riadattandolo alla nostra realtà da Babbani, cioè la definizione che viene data di noi umani nei libri della Rowling».
    Nel dettaglio: «Si gioca con una scopa tra le gambe e le squadre hanno due obiettivi principali - dice - segnare lanciando la palla attraverso dei cerchi sospesi, oppure catturare il boccino». Boccino che - si badi - non vola come viene 'prescritto' nei libri, ma si muove lo stesso autonomamente: infatti il boccino da catturare è una persona.

    Costui è libero di fare ciò che vuole, dal nascondersi fino a placcaggi veri e propri. Tutto per non farsi prendere. O meglio, per non far prendere la pallina che trasporta dietro di sé penzoloni. «Il gioco a tratti è rude - sottolinea Tenzone, reduce dal suo titolo - ci vuole allenamento. Noi dei Lambro strikers ci alleniamo spesso al Parco Lambro e al Parco di Monza».

    L'evento è stato inserito nel programma della fiera fumettistica di Novegro, svoltasi alle porte di Milano. Oltre alla ai Lambro Strikers si sono dati appuntamento per questo meeting «magico», gli Spqr di Roma e gli Ignoranza di Torino. Ad organizzare il tutto è stato Michele Clabassi.

    La versione babbana del Quidditch ha preso il via nel 2005, in America con la creazione della Federazione internazionale di Quidditch. Per i pochi che non lo sapessero, la Rowling è autrice della saga Harry Potter, un giovane mago coinvolto in una lotta all'ultimo sangue contro il male. Nel mondo ha venduto milioni di copie.

    E c'è chi guarda avanti. Attendendo la Coppa europea di Quidditch, c'è anche chi pensa di accostare questa pratica sportiva alle Olimpiadi. Ovviamente tutto viaggia sulla Rete. Qui si trovano riferimenti ad un prossimo probabile campionato europeo di Quidditch da svolgersi entro al fine di quest'anno nella cittadina di Mestre.
    Oppure,sul sito portkey.it, si trova la notizia secondo la quale «Alex Benepe,presidente dell'International Quidditch Association, sta pensando di organizzare un incontro speciale di Quidditch alle Olimpiadi di Londra del 2012».

    L'incontro non sarà parte della manifestazione ufficiale. Nei fatti sarà una partita celebrativa a margine delle gare ufficiali.


    fonte: ilcittadinomb.i
     
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